mercoledì 2 marzo 2011

Intervista "fuori porta": due chiacchiere con gli Amari


Dariella, Pasta, Cero, Enri Colibrio, Enrico Berto. Gli Amari. Genere musicale: wrong pop. Da Udine. Su Demolition Kick una della band più eclettiche e attuali della scena musicale nazionale.



D.K.:
Gli Amari! Su Demolitionk Kick - Puglia Electro Groova! 
Innanzi tutto, grazie mille per la vostra disponibilità. 
Osservando la scena electro, ci siamo resi conto che molti producers e band vengono dal mondo dell’hip hop. Lo stesso vale anche per voi. Ci chiediamo quindi cosa stia succedendo. Secondo voi cosa spinge alcuni hippoppettari a cimentarsi con l’electro o comunque con generi che hanno molto a che fare con l’elettronica in generale?

AMARI:
Beh diciamo che è un fattore generazionale legato alle tecnologie audio. Nei 90 i primi a tormentare la musica con campionatori e laptop in cameretta (parliam di  persone che non sono necessariamente dei musicisti tout court) son stati sicuramente i produttori Hip hop. E per produttore hip hop si intende chiunque abbia avuto accesso a questo tipo di tecnologia in maniera amatoriale. Non stiamo parlando di chi ha sperimentato con l'elettronica in maniera consapevole (si parla di compositori di musica contemporanea passando per kraftwerk ecc... ). Parliamo di elettronica DIY, senza nozionistica, libera e senza schemi. Dall'altra parte c'è chi ha inizato a farlo con la Techno e sempre nei 90 per altro. Techno e Hip hop sono stati degli ottimi laboratori per creare musica senza essere musicisti. Per quanto riguarda il passaggio dall'hip hop all'electro invece crediamo sia stato un passaggio molto legato alla tendenza che in questi ultimi anni ha coinvolto il mondo del divertimento giovanile. Nei 90 si andava a ballare o lo ska o l'house nei club. Oggi invece masse di ragazzini pogano ascoltando i Crookers e Bloody Beetroots. E' questa la musica che eccita le masse. I produttori hip hop non si son fatti sfuggire l'occasione diciamo..


D.K.:
Arezzo Wave contribuisce alla vostra carriera. E siete con la Riotmaker dall’inizio. Con la stessa Riotmaker condividete l’idea di wrong pop. Ancora la vostra label si autodefinisce una happy label. Per farla breve, sudore, gavetta, ma tanta allegria. Ci pare sia lo spirito della vostra musica. Aggiungereste altri elementi al quadro?

AMARI:
Sicuramente un pizzico di amarezza. Quando selezioniamo il materiale testuale per i nostri dischi ormai abbiam capito qual'è il feeling di fondo di un pezzo degli amari. Tutto si potrebbe riassumere in "Cinismo nostalgico" ma in realtà il più delle volte è come se ci rendessimo conto che l'adolescenza per noi non si è mai conclusa.


D.K.:
I vostri testi sono spesso permeati di un romanticismo un po' disilluso. Questione di carattere o i tempi di oggi aiutano a sentirsi più disincantati?

AMARI:
Probabilmente è il risultato dello scontro tra il nostro temperamento (o quantomeno di chi scrive i testi Pasta e Dariella) e i tempi moderni. Siamo completamente impreparati a questi ultimi!!!


D.K.:
È evidente l’uso massiccio dell’elettronica nelle vostre produzioni. Vi smistate il lavoro o c’è qualcuno che se ne occupa più degli altri? Insomma, come nasce di solito un vostro pezzo? Da un beat, da un riff di synth, da un giro di chitarra…

AMARI:
Dipende. In primis dalla stanza in cui nascono i pezzi. Ogni disco ha avuto un Mac di riferimento per intenderci che spesso è il Mac più avanzato posseduto da uno di noi. Questo fa si che le canzoni cambino affido da disco a disco. Un pò come quando vinci un trofeo con una squadra e la coppa fa il giro delle case dei componenti di quest'ultima! Diciamo che spesso il tutto parte da dei loop ritmici, dei beat! Succede anche che si parta da un giro di chitarra con sopra una linea vocale...le vie del signore sono infinite insomma!  


D.K.:
“Le gite fuori porta” è uno dei vostri pezzi più popolari. Dato che ci piace essere parecchio indiscreti vorremmo farvi tre domande. Uno: il testo è molto particolare, ci piacerebbe conoscere gli input che vi hanno portato a scriverlo. Due: il video è molto divertente e ironico. Voi contro tutti o voi eclettici? Tre: il Synth schiacciatissimo che in pratica da il colore al pezzo. Possiamo domandarvi che macchina (harware o software) avete utilizzato? E con quali effetti l’avete processato? Più o meno per grandi linee… ☺

AMARI:
Gite fuori porta è una canzone che parla di rapporti a distanza, di quanto sia difficile gestirli e di quanto siano figli di questi tempi. Senza i social network sarebbe stato difficile  conoscere o frequentare persone distanti anche più di 500 km da te. Questo fattore ha condizionato i rapporti sentimentali, li ha resi più complessi e ne ha esteso le possibilità forse...FORSE. Il video era un modo per sorridere su come spesso ci si ghettizzi all'interno delle varie sottoculture giovanili, le nuove tribù per intenderci. Il tutto è ruotato attorno alla frase "vengo da te per litigare". Ma si è trattato di un consapevole depistamento rispetto al significato reale del pezzo. Per "Gite fuori porta" abbiamo usato un Synth teutonico (e si sente), il Nova della Novation e un sacco di compressori analogici che fanno ciccia!


D.K.:
Dopo “Poweri” state lavorando al nuovo disco? O vi state cimentando in altro? Vi va di svelarci qualcosa?

AMARI:
Stiamo lavorando a ben 2 dischi contemporanemente!;) Vi basta?


D.K.:
Direi di si!!! Che dire… siamo contentissimi di avervi “beccati”! Vi aspettiamo presto in Puglia!!!




PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUGLI AMARI PUOI VISITARE:


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Pasta // RIOTMAKER RECORDS
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