venerdì 1 aprile 2011

IPNOSI: DUE CHIACCHIERE CON DANIELE “PUNTURE D’INSETTO” RAGUSO.

Questa volta Demolition Kick si addentra nella provincia barese, a Castellana Grotte. E chiacchiera con Daniele, musicista elettronico che sforna dub distorto e caldo.




D.K.:
Ciao Daniele,
felicissimi di averti qui su Demolition.
Cosa facevi prima di “menarti” sul dub?

DANIELE:
Ciao, felice di apparire qui su Demolition.
Prima di creare Punture d’Insetto ho collaborato con band e musicisti locali (spaziando su diversi generi); poi un po’ all’improvviso ho capito che era giunta l’ora di creare qualcosa in piena autonomia. Nell’autunno del 2008 quindi è nata l’idea di  un progetto nel quale potessi unire ritmiche hip/hop, noise, industrial e chill-out.


D.K.:
E poi l’approdo al dub appunto. I tuoi artisti di riferimento sul genere?

DANIELE:
I miei ascolti e riferimenti sul genere sono molto limitati rispetto al mio variopinto pane quotidiano musicale (costituito da psytrance, indie rock, shoegaze, post punk, industrial e altro ancora).
E’ ovviamente innegabile l’influenza di artisti come Scorn, Meat Beat Manifesto e Techno Animal; ma anche Boards of Canada, Telefon Tel Aviv e Aphex Twin (per quanto riguarda il lato più ambiente e chill-out di Punture d’Insetto).


D.K.:
2009. Il tuo primo lavoro autoprodotto. Ti va di raccontarci ispirazioni, tecniche e mezzi usati?

DANIELE:
L’idea è nata verso la primavera del 2009; dopo un paio di concerti in giro per l’Italia, ho deciso di pubblicare il mio primo lavoro autoprodotto su vinile. Tra circa 10 brani composti, ho scelto 4 tra quelli a mio avviso più significativi e completi che bene esprimevano la “doppia personalità”  del progetto; da un lato noise, bassi profondi e distorsioni, dall’altro lidi emozionali, ambient e chill out. Grazie anche al supporto di collaboratori esterni, tra i quali Tommaso Danisi (Beam Studio), finalmente (tra missaggi, scelta del logo e grafica per il vinile) nel novembre del 2009 ho potuto ascoltare il mio lavoro su un giradischi.
Per la composizione ho utilizzato esclusivamente Logic Pro su macbook 13’’; su un brano (Waiting for Nothing) ho utilizzato anche una Roland Mc 808.


D.K.:
Produci di notte, vero?

DANIELE:
Di notte, di giorno, quando sono stanco, quando sono allegro, per distrarmi o per rilassarmi; almeno per la musica non dovrebbero esistere regole da rispettare…o almeno  in fase compositiva; poi c’è il lavoro “serio”, quando devi equalizzare, regolare i volumi, gestire il suono che non ti convince…la parte forse più impegnativa, ma altrettanto divertente!!!
Non sono un amante degli arrangiamenti in senso classico (intro/ritornello/finale), anzi spesso le mie composizioni risultano abbastanza ripetitive; quel che mi interessa è la ricerca del suono, il dettaglio di una cassa distorta, di un basso presente ed oscuro o semplicemente di un pad caldo e limpido; particolari cui attribuisco l’essenza stessa della mia musica.


D.K.:
Sei anche organizzatore di eventi, vero? Cosa “bolle in pentola?”

DANIELE:
Non posso anticiparti molto, in attesa di alcune conferme…posso per ora dirti che organizzerò una serie di appuntamenti musicali dedicati all’elettronica e generalmente alla musica sperimentale in una cornice assolutamente unica, le Grotte di Castellana.


D.K.:
Grazie mille per l a tua disponibilità. Sicuramente ci sentiremo presto, la tua musica ci piace davvero tanto!

DANIELE:
Grazie a te per i complimenti e  per lo spazio che concedi alle validissime realtà pugliesi qui su Demolition.
Ciaooooo
Daniele





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