lunedì 4 aprile 2011

QUASI PUGLIESE: DUE CHIACCHIERE CON DANIELE ANTEZZA.


Un progetto: Dadub. Uno studio di mastering a Berlino. Parte da Matera e porta la sua musica in giro per Italia, Germania, Inghilterra, Russia…




D.K.:
Eeeeeeeeh, boomma.
Ciao Daniele! Amico, meridionale, musicista. Intenditore di buon dub e buon vino. Sei un emigrante, ti penti mai di aver lasciato l’Italia alla volta di Berlino?

DANIELE:
Ciao!! The next revolution will be “dubwine”! ahahahaha
Non mi pento assolutamente di aver lasciato l'Italia. A Berlino ho finalmente trovato lo spazio per potermi esprimere liberamente...a volte sento la mancanza del sole, del buon cibo (soprattutto del  pesce) e, naturalmente del buon vino, è comunque un buon prezzo da pagare..

D.K.:
Spazi tra dub, dubstep e techno. In ogni caso le tue produzioni sono meditative, eleganti e raffinate. Dadub sta ottenendo notevoli riscontri a livello internazionale. Parlaci un po di come ti sei avvicinato alla musica, di quando eri a Matera, e della decisione di spiccare il volo nell’Europa continentale…

DANIELE:
Prima di continuare nella chiacchierata vorrei dire che porto avanti sia lo studio di mastering sia il progetto Dadub con un'altra persona, Giovanni Conti, amico fraterno e persona senza la quale tutto quello che sta accadendo non sarebbe successo.
Quanto a Dadub hai centrato, il nostro obbiettivo è quello di creare una commistione tra “club culture” e approcci più vicini alla musica elettronica sperimentale; per noi “dub” è più una questione di approccio compositivo che una precisa definizione stilistica...siamo estremamente legati al concetto giamaicano di “upsetting”. Pur essendo molto tecnici adoriamo le imperfezioni dell'essere umano, e il dubbing si sposa con questa nostra visione estetica.
Sembra che, pian piano, questa formula stìa destando l'interesse del pubblico e della stampa specializzata, ed è una cosa molto bella, ma tutto ciò sta accadendo anche perchè Dadub fa parte dei “core artistits” di Stroboscopic Artefacts, label berlin-based che sta avendo un interessante riscontro nel panorama internazionale di musica elettronica. A breve tante novità!!!
Sin da bambino c'è sempre stata musica in casa, fortunatamente ho dei genitori con dei gusti musicali di tutto rispetto. Comunque sia, mi sono avvicinato alla musica da ragazzino, suonavo la batteria e strimpellavo piano, chitarra e basso. Poi sono arrivate le percussioni e infine il magico mondo della musica elettronica. Vivere a Matera è frustrante se fai musica elettronica, bene che ti vada sei trattato come un alieno; è un ambiente assolutamente chiuso, conservatore e assolutamente restìo alle novità. Unica realtà cui sono molto legato rimane invece Consciousness Sound System, crew roots-reggae di Matera.
La decisione di spiccare il volo è stata maturata dopo qualche mese di depressione, un paio d'anni fa...e penso di aver fatto la scelta migliore della mia vita.

D.K.:
Fatti un po di pubblicità! Come funziona lo studio di mastering che hai a Berlino? L’hai messo su da solo? I costi sono accessibili? Quali software o hardware compongono la dotazione dello studio?


DANIELE:
Artefacts Mastering Studio è nato inizialmente come “core element” della label Stroboscopic Artefacts; poi la decisione di trasformarlo in uno studio di mastering e postproduzione a tutti gli effetti.
Non l'ho messo su da solo, come accennato prima lavoro in stretta collaborazione con Giovanni Conti, toscano di nascita e berlinese anch'egli di adozione. Quanto ai costi all'inizio abbiamo avuto il fegato di metterci in gioco pur non avendo davvero nulla di costoso, solo tante nottate passate in bianco...poi, pian piano, abbiamo messo su un'attrezzatura decente.
Ad ogni modo, conta tantissimo la passione nel fare le cose; quando siamo in un club e la gente chiude gli occhi in estasi ascoltando un brano masterizzato da noi abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo. Se attraverso il mastering porti in superficie le intenzioni dell'artista che ti commissiona il lavoro vuol dire che stai andando nella giusta direzione. É un lavoro che richiede enorme sensibilità e pazienza prima ancora che un'attrezzatura costosa.
Il nostro set up prevede uno stadio di lavorazione digitale (soprattutto per quanto concerne l' equalizzazione correttiva) e uno di processing in outboard. Il software host che utilizziamo è Logic, i plug-in a cui siamo affezionati sono DMG Equality, Rocket compressor, Voxengo Elephant (davvero un ottimo limiter!)..quanto all'outboard preferisco mantenere il segreto sul nostro arsenale, posso solo dirti che amiamo moltissimo usare l' Api 2500 Compressor; come convertitore utilizziamo Prism Orpheus e come sistema di monitoraggio le ATC SCM 50 ASL.

D.K.:
Altre esperienze lavorative? Tra workshop, sonorizzazioni e affini?

DANIELE:
Se le giornate durassero 40 ore farei volentieri anche queste altre cose. Ad ogni modo, capita di preparare installazioni o di sonorizzare spot promozionali, siti web, video, ecc..
Il tempo è purtroppo poco, quindi personalmente non sono alla ricerca continua di questo genere di lavori...capita saltuariamente.
Quanto alla didattica e workshop vedremo in futuro...per ora non sono al primo posto della nostra agenda.

D.K.:
Domanda di tipo confidenziale e amichevole. Farsi il culo. Per inseguire un sogno. Perché in Italia la musica è trattata male. Quante volte uno pensa di mollare? Quanta forza e determinazione occorrono oggi, perché il mondo è in crisi, il lavoro non c’è, e c’è chi corre ancora dietro ai sogni e non si arrende….

DANIELE:
Ho sempre vissuto di sogni e sempre lo farò, ma per farlo tocca lavorare duro ed essere organizzati. Nessuno ti regala niente e la vita non ti aspetta. In Italia tutto è più difficile perchè un mestiere come il mio non è considerato tale ma, se non molli in Italia quando poi lasci il tuo paese e ti metti in competizione hai tante “skills” da poterti giocare.
Personalmente però non vedo alternativa se non l'emigrazione per chi voglia intraprendere una carriera come la mia. Ho preso tanti di quei calci in Italia....diciamo che sono un po' stufo del “Belpaese” e delle sue reti di amicizie che puzzano di marcio.
Forza ce ne vuole tanta. Ho quasi 30 anni, pochissime certezze e vivo in un modestissimo appartamento in un quartiere non certo residenziale di Berlino. É un miracolo se pago in tempo bollette e affitto di casa e studio. Mi accontento di poco. Tutto quello che mi interessa è la musica, sarei disposto a morire per essa. È il mio primo e unico amore.
Se si è capaci di rinunciare alle cazzate (concedimi il termine) è già un buon punto di partenza.

D.K.:
Grazie mille Dan per il tuo tempo e la tua disponibilità. Un augurio: rompi il culo al mondo. Una richiesta: tienici sempre aggiornati e usa Demolition Kick per spammare senza sosta tutto quello che ti riguarda!
Un abbraccio!
(O quando scendi a Matera fatti sentire che ci dobbiamo spaccare di cibo e di vino! Le uniche cose buone che magari a Berlino mancano!)




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